Dove inizia l’IA finisce la realtà
Il progetto si svolge con la caratteristica di mostrare quanto di reale possiamo mantenere di una illustrazione che rispetti, per noi, il nostro confort realistico. Il contesto ambulatoriale, arredato con piante, volutamente, ricrea un clima famigliare e sereno di benessere. L’animale in visita è tranquillo e si lascia visitare senza essere trattenuto. L’ambientazione richiama uno stato di sanità volta alla cura dell’animale attraverso una immagine irreale e fuorviante poiché solo il riflesso dell’umanità di chi guarda l’immagine può dare un sentimento medico di Pet-care. Nelle seguenti immagini del progetto si intuisce il clima di benessere e di pulizia, il rebound di sentimento dello spettatore porta alla fiducia per l’immagine guardata. La quasi totale assenza di operatori umani se non in due immagini, in una le sole mani e nell’altra un veterinario emotivamente distaccato, non si nota poiché l’illusione dell’IA, in questo caso, è proprio quella di far sentire l’osservatore parte integrante dell’immagine. Il grande inganno dell’IA. Opere in IA create da Sara ricci